giovedì 22 giugno 2017

Recensione - "The Fate Of The Tearling" di Erika Johansen

Vi consiglio di leggere questa recensione solo se avete già letto i primi due volumi della serie, non vorrei che ci fossero spoiler.


Titolo: The Fate Of The Tearling
Autore: Erika Johansen
Casa Editrice: Multiplayer Edizioni
Data di pubblicazione: 4 maggio 2017
Prezzo: 19,90€
Pagine: 448
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Voto: 4/5

SINOSSI:

In meno di un anno Kelsea Glynn, dall’adolescente impacciata che era, è diventata una sovrana sicura di sé. Mentre maturava nel suo ruolo di regina del Tearling, questa leader testarda e lungimirante ha trasformato il regno intero. Nel suo tentativo di eliminare la corruzione e riportare la giustizia, si è fatta numerosi nemici tra i quali la terribile regina rossa, la sua rivale più feroce, che ha rivolto l’esercito contro il Tearling.
Per proteggere la sua gente da un’invasione devastante, Kelsea ha fatto l’impensabile: si è consegnata, con i suoi zaffiri magici, al nemico, facendosi sostituire sul trono da Mazza Chiodata, il fidato comandante della sua guardia personale, cui ha affidato il ruolo di reggente. Ma questi non ha intenzione di chiudere occhio finché, con l’aiuto dei suoi uomini, non sarà riuscito a salvare la regina, prigioniera nel Mortmesne. 
Qui inizia l’emozionante capitolo finale, nel quale il destino della regina Kelsea e dell’intero Tearling saranno finalmente rivelati.

RECENSIONE:

La nostra regina Kelsea si ritrova prigioniera della Regina Rossa e Mazza Chiodata, momentaneamente nominato reggente del Tearling, si ritrova ad escogitare un piano per liberare la regina.

Nella sua lunga permanenza nelle segrete della Regina Rossa, Kelsea si ritroverà in compagnia della storia del passato di Katie. Visioni che le svelano la città di William Tear dopo il passaggio, nei suoi pregi e nei suoi difetti. Tear voleva creare un Mondo Nuovo, completamente diverso da quello da dove proveniva dove i cittadini erano divisi e posizionati su piani diversi in base al reddito. Lui voleva un Mondo basato sull'uguaglianza, senza paura e dove ci fosse rispetto reciproco tra le persone e soprattutto la fiducia. Un Mondo dove ci fosse armonia e pace, senza che la tirannia e le armi prendessero il sopravvento. Ma le visioni di Kelsea mostrano una città completamente diversa, dove perfino William Tear trasgredisce alle proprie regole per paura di alcune visioni sul futuro: costruendo una squadra di persone armate che devono proteggere il proprio figlio.

Tutti fin dal primo capitolo, ci aspetteremo un soggiorno diverso per la regina del Tearling nel Mortmense. Non avremmo mai pensato che alla fine tra la regina Kelsea e la Regina Rossa si instaurasse un legame molto particolare ed intrigante. Legate entrambe dagli errori del passato e da un nemico comune, l'Orfano, cercano di collaborare per il bene di entrambi i regni.

Alla fine la Regina Rossa, spodestata dal suo stesso popolo,è costretta a scappare insieme a Kelsea. A questo punto della storia andiamo a ricrederci completamente sul personaggio della Regina Rossa. Fin dall'inizio pensavamo fosse lei il cattivo e invece...

Row Finn, il nostro affascinante cattivo, ha molto in comune con la Regina Rossa ma alla fine lui supera un limite e tradisce i suoi amici. Ho amato la figura di questo cattivo, molto simile a quella della regina del Mortmense ma anche molto diversa. Divorato dall'odio verso un padre che non l'ha mai voluto, lei divorata dall'odio verso una madre che non l'ha mai voluta. Non so perchè ma avrei voluto che alla fine del libro questi due personaggi si trovassero, non so se avete capito..
Row Finn, è perfetto per il ruolo del cattivo. Spietato ma con un cuore, alla fine. Il suo odio nasce dall'infanzia e come tutti i cattivi lo è diventato non per volere proprio ma perchè altri lo hanno "costretto" attraverso le loro azioni. Erika Johansen ha saputo dare vita a due personaggi perfetti, ognuno con il proprio carattere e la propria personalità talmente ben sviluppati da sembrare veri. Con i pregi e i difetti di un uomo.


In questo capitolo conclusivo di questa trilogia possiamo cogliere il completo sviluppo della nostra amata regina, la quale è partita nel primo volume come una ragazzina indifesa, spaventata e facilmente impressionabile ma è arrivata alla fine come una donna forte, una vera REGINA. Finalmente abbiamo una protagonista femminile cazzuta, che ha in mano le redini della storia e che riesce ad imporsi senza la presenza opprimente di un uomo che le comanda a bacchetta. Anzi, riesce a tenere testa all'unico uomo che cerca di comandarla, Mazza Chiodata. Voi non potete capire l'amore che provo per quest'uomo, tanto duro e forte all'esterno ma con un cuore d'oro. Anche lui all'interno della storia ha subito una crescita e una maturazioni enorme e finalmente al nostro vecchio amico l'autrice ha dato un finale del tipo "e vissero felici e contenti". Ho davvero apprezzato il fatto che l'autrice per ogni personaggio ci sveli un pezzettino alla volta e non tutto subito, in questo modo ha reso la storia più intrigante e per niente banale.

Lo stile di scrittura dell'autrice è sensazionale, è stata capace solamente con le parole di creare un mondo dettagliato, oserei dire perfetto, nel senso che non ci sono buchi nella storia come, purtroppo, spesso capita. Erika Johansen è stata capace di farmi immergere completamente nella storia, dandomi la sensazioni di essere lì vicino alla regina come personaggio e non più come lettore

Dalla storia del Tearling ho imparato molto e la lezioni più grande che potesse mai darmi è: le nostre azioni verranno sempre valutate negativamente dalle persone che non ci stimano per niente, ma noi dobbiamo sempre andare avanti per la nostra strada perchè anche sbagliando si impara.

Vorrei dire due parole veloci sul finale. Penso che sia un finale perfetto per concludere una trilogia di questo calibro ma ancora non riesco a digerirlo, avrei preferito un finale degno della Regina del Tearling. 


giugno 22, 2017 / by / 0 Comments

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